Raso: scopri il lusso e la versatilità di questo tessuto7 min read

Chic, sensuale e dotato di un bagliore unico, il raso ha molto da raccontare ed è tornato in auge sulle passerelle e nei guardaroba.

Il raso è noto per la sua brillantezza, consistenza e eleganza senza eguali, che si distinguono da secoli nel mondo della moda e della decorazione. A partire dalla sua creazione in Asia e dalla sua diffusione in Europa, è stato eletto a tessuto d’eccellenza nelle famiglie reali dell’occidente per poi diventare più popolare con lo sviluppo dell’industria tessile. E’ stato protagonista di abiti da ballo e simbolo di sensualità, con la creazione delle prime linee di lingerie.

Marilyn Monroe in un bellissimo abito di raso.
Marilyn Monroe in un bellissimo abito di raso nel film How to marry a millionaire del 1953.

Dimenticato per diverso tempo nel mondo della moda, il raso è tornato a brillare solo recentemente, per diventare la stella di qualsiasi look: dall’abbigliamento per le occasioni speciali a quello casual di ogni giorno, conferendo una nota di eleganza a qualsiasi composizione.

Vorresti saperne di più sull’utilizzo del raso nel mondo della moda? Continua a leggere per scoprire molto di più su questo tessuto e per trovare ispirazione per la tua prossima collezione!

Cos’è il raso?

Il raso è un tessuto lucido e dalla consistenza morbida e burrosa, utilizzato nella confezione di abiti per le più svariate occasioni e nella decorazione di tappezzerie e lenzuola, conferendo sempre eleganza all’aspetto dei pezzi. Si tratta di un tessuto realizzato in materie prime quali la seta, il cotone, ma anche materiali sintetici.

tessuto raso

Ciò che molte persone non sanno è che il raso, nonostante sia spesso conosciuto con questo termine, non è un materiale. Il raso, in realtà, è il termine utilizzato per definire il tipo di trama che caratterizza il confezionamento di questo tessuto noto per la sua luminosità, consistenza ed eleganza.

Il lato lucio (diritto) e opaco (rovescio) sono il risultato di numerose ripetizioni di intrecci di fili di ordito, intrecciati trasversalmente, e di fili di trama, intrecciati longitudinalmente, oltre al loro ordine costante e ai loro punti di collegamento separati: mentre su un lato del tessuto prevale l’ordito, dall’altro rimane la trama.

Origini millenarie

La storia del raso va rintracciata oltre 2 mila anni fa in Cina, più precisamente nella città di Qhanzhou. La parola “raso” sembra derivare da “Zaiton”, il nome arabo della città cinese, sebbene esista un’altra interpretazione che la fa derivare dal termine latino “saeta” o “pelo di cavallo”, in onore alla brillantezza del pelo fino dell’animale.

Ad ogni modo è noto che il raso è nato in Cina dove era comunemente utilizzato nella produzione della seta, materia prima utilizzata per questo tipo di tessitura. Non era raro vedere donne contadine confezionare il raso e l’utilizzo di vestiti fatti con questo tessuto non era limitato alle classi più elevate.

Donne di corte preparano la seta appena tessuta
Donne di corte preparano la seta appena tessuta, pittura attribuita all’imperatore Huizong della dinastia Song, un remake dell’originale dell’VIII secolo dell’artista Zhang Xuan.

Quando questa preziosità cinese cessò di essere un segreto a seguito di trattative tra Cina, Paesi arabi e Europa, l’Italia fu il primo Paese occidentale a produrre il raso a partire dal XII secolo. Nel giro di 200 anni questo tipo di trama si è diffuso in tutta Europa, divenendo un articolo estremamente costoso e riservato ad aristocrazia e clero.

Il raso nella moda e nella decorazione

Con l’espansione del raso in tutta Europa, il tessuto si è affermato anche nella tappezzeria di mobili, soprattutto nella Versailles di Luigi XIV. Si trovava anche negli abiti della nobiltà, in vestiti lussuosi e pesanti, soprattutto in modelli creati per le temperature più rigide.

A metà del XIX secolo il tessuto divenne popolare anche tra le spose dopo che la regina Vittoria si sposò indossando un abito di raso – tra l’altro, Vittoria fu responsabile di plasmare la moda nell’epoca vittoriana e abbiamo già parlato del suo abito da sposa bianco in questo post sul tulle. Nella stessa epoca sono sorte le scarpette a punta da ballerina, anch’esse in raso.

Tra il XIX e il XX secolo compare il concetto di lingerie così come lo conosciamo oggi. Curiosamente, all’epoca l’utilizzo della lingerie in raso colorato fu inizialmente attribuita alle prostitute. Solo in un secondo tempo divenne popolare ed entrò ufficialmente a far parte del guardaroba femminile in reggiseni, mutandine e corsetti, con un richiamo ai concetti di bellezza e sensualità anche grazie alle pubblicità di moda.

La tecnologia tessile ha reso sempre più popolare il raso, che si è diffuso anche in versione sintetica con l’utilizzo del rayon abbassandone il costo. Nel corso del XX secolo il raso ha brillato su camicie, lingerie, abiti da sposa, bluse, vestiti e altri capi, con piccoli momenti di oblio per poi tornare al suo splendore come tessuto sofisticato e sensuale.

L’attrice Mae West indossando un vestito in raso, nel 1937.
L’attrice Mae West indossando un vestito in raso, nel 1937.

Il ritorno del raso

Recentemente, nel bel mezzo dell’ondata nostalgica che ha invaso le passerelle e le reti sociali, molti elementi vintage sono tornati nei nostri guardaroba e con il raso non è stato diverso! Dalla tendenza dello slip dress tra il 2015 e il 2016, il raso si sta mettendo alla prova per il suo ritorno trionfale e sembra che ora sia giunto il suo momento per tornare a brillare di nuovo.

Gonne, abiti, camicie e camicette con spalline sottili sono tra i capi che hanno fatto tendenza, abbinati ad altri che ne bilanciano il look come sneakers, giacche di jeans e accessori.

Oltre ai look per il giorno e per le feste, il raso è presente anche nell’abbigliamento da casa e da notte, tendenza ancora più diffusa nel periodo di distanziamento sociale e smartworking dovuto alla pandemia da Covid-19.

Tipi di raso

A seconda dei materiali con cui il raso è realizzato gli effetti e le applicazioni del tessuto saranno differenti. Perciò è molto importante scegliere il giusto tipo di raso, considerando la vestibilità che si desidera per il capo, il modello, la qualità, l’effetto visivo e molto altro.

Il raso richiede inoltre un’attenzione particolare per il fatto di essere un tessuto abbastanza scivoloso, che richiede una certa pratica nella cucitura. Vale la pena ricordare che il raso, in generale, segna le forme del corpo e perciò è fondamentale che la modellatura e il cucito siano perfetti.

Scopri ora i principali tipi di raso:

Duchesse

E’ una varietà di raso molto pesante, ottimo per confezionare abiti da sposa e capi di alta sartoria. Normalmente si presenta in tinta unita e ha una brillantezza minore. Realizzato in seta, acetato o poliestere.

Bucol

Molto simile al Duchesse, anche questa varietà è spesso utilizzata per abiti da sposa e alta sartoria, ma è leggermente meno pesante del primo.

Changeant

E’ un tipo di raso che possiede un effetto molto gradevole, con ordito e trama in colori differenti. I due colori cambiano a seconda dell’angolatura da cui si guarda.

Charmeuse

Molto brillante, vestibilità leggera e consistenza delicata. E’ molto utilizzato per foderare capi casual e da cerimonia, decorazioni e altri capi.

Tocco di seta

Sottile, molto brillante, leggero e sofisticato, questo tipo di raso possiede una certa elasticità e garantisce comfort assieme ad una vestibilità leggera e delicata.

Visone

Molto utilizzato nelle decorazioni, questo tipo di raso è corposo e un po’ meno luminoso rispetto ad altri tipi di raso.

Zebeline

Da un lato, la lucentezza satinata. Dall’altro, l’effetto increspato. Si tratta di un raso molto corposo, più pesante e strutturato.

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Leggi anche il nostro post speciale sui Tipi di tessuto dalla A alla Z e lasciati ispirare dai colori del cerchio cromatico per le tue creazioni!


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