Sintesi:
- Oggi è sempre più importante favorire modelli di produzione in grado di promuovere la condivisione, il prestito, il riutilizzo, il ricondizionamento e il riciclo dei materiali e dei prodotti esistenti;
- La moda circolare consente di ridurre i rifiuti tessili, mitigando l’enorme impatto ambientale del settore moda;
- La tecnologia può essere un’ottima alleata nel passaggio ad una moda circolare: provalo gratuitamente con la multisoluzione Audaces360!
Il mondo della moda è solitamente associato alla continua ricerca del nuovo, a sfavillanti collezioni che si alternano con cadenza stagionale o, nel caso del fast fashion, anche settimanale.
Questo modello produttivo ha spesso come conseguenza il rischio di invenduto, la sovrapproduzione e la rapida obsolescenza dei prodotti, che si trasformano in rifiuti e scarti difficilmente smaltibili e con un impatto negativo sul Pianeta.
La moda circolare nasce con l’obiettivo di rispondere a questi problemi, promuovendo un modello di consumo diverso.
In questo articolo racconteremo quali sono le principali caratteristiche della moda circolare e i primi passi da muovere per attuare i suoi principi nella filiera.
Sumário
Buona lettura!
Cos’è la moda circolare e come funziona?
La moda circolare è la declinazione dei principi dell’economia circolare nel settore moda.
Per economia circolare si intende un modello di produzione e di consumo che prevede la condivisione, il prestito, il riutilizzo, la riparazione, il ricondizionamento e il riciclo di materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile. L’obiettivo è quello di ridurre i rifiuti generando al contempo ulteriore valore.
Nella moda questo concetto si traduce nella scelta di tessuti non contaminati e riciclabili e nel ridare nuova vita a fibre esistenti provenienti dalla raccolta differenziata (abiti, ma anche reti da pesca, tappeti, scarti industriali, bottiglie di plastica, ecc.).
Il fine ultimo della moda circolare è quello di ridurre l’impatto ambientale dell’industria tessile, che oggi rappresenta il secondo settore più inquinante sul Pianeta.
Basti pensare che nel mondo l’industria della moda genera ogni anno circa 20 milioni di tonnellate di rifiuti ed è responsabile di oltre il 10% dei gas serra.
Come dice il termine, la moda circolare punta ad essere un vero e proprio cerchio, in cui tutto quello che viene prodotto rimane parte del ciclo senza trasformarsi in scarto.
Un ciclo virtuoso, che si oppone alle logiche dei modelli economici dominanti, ad esempio nel fast fashion.
Scopri di più: Come creare e produrre in modo sostenibile nell’era dell’eco fashion
Quali sono i vantaggi della moda circolare?
Decidere di abbracciare i principi della moda circolare offre numerosi vantaggi su più livelli.
Vediamone alcuni:
Riduzione dei rifiuti tessili
Come sappiamo l’impatto dei rifiuti tessili è drammatico. Ogni anno vengono buttati più di 300 milioni di capi di abbigliamento e l’80% di questi è composto da poliestere, un materiale che impiega fino a 2000 anni per decomporsi.
Riuscire ad allungare la vita dei filati rimettendoli in circolo consente di ridurre in modo importante i rifiuti tessili, a beneficio dell’ambiente.
Utilizzo di materiali sicuri
Un processo circolare inizia con la selezione di sostanze chimiche e materiali sicuri per la salute e l’ambiente, perché solo questo tipo di risorse consente un riciclo efficace.
La filiera della moda va dunque ripulita dalle sostanze pericolose: sarebbe infatti paradossale mantenerle in circolazione, o reinserirle nel ciclo produttivo. Anche in questo caso, si tratta di un grande vantaggio per l’ecosistema e per la salute dei consumatori.
Trasformare gli scarti in valore
Nell’economia circolare i materiali vengono rigenerati e la loro vita si allunga nel tempo, senza esaurirsi come avviene, ad esempio, nel fast fashion.
In questo modo è possibile ricavarne il massimo valore possibile, riportando continuamente le risorse all’interno del ciclo economico il più a lungo possibile, anziché eliminandole sotto forma di scarto.
Scopri di più: Scopri come smaltire correttamente i rifiuti tessili dai tuoi vestiti
Riduzione dell’impatto ambientale
Come abbiamo detto più volte, l’impatto ambientale del settore tessile è importante e riuscire a ridurlo è una delle sfide più cruciali a cui siamo chiamati.
Nel settore tessile in 12 mesi vengono consumati 1500 miliardi di litri d’acqua, i rifiuti tessili sono più di 92 milioni di tonnellate, la lavorazione e la tintura producono il 20% dell’inquinamento idrico industriale e il 35% delle microplastiche che finiscono negli oceani dipende dai lavaggi dei capi sintetici.
I principi dell’economia circolare, se promossi e diffusi capillarmente dalle politiche pubbliche, permettono di ridurre in modo importante questi valori e di restituire speranza alla vita sul pianeta.
3 modi per adottare i principi della moda circolare nella tua confezione
A questo punto potresti chiederti: da dove posso iniziare? Per questo abbiamo pensato di raccogliere per te tre passaggi importanti da compiere per iniziare a muoverti verso una moda circolare.
Sii trasparente con i tuoi fornitori
La costruzione di un processo virtuoso di moda circolare non è una scelta isolata della tua azienda: per garantire l’implementazione di un modello di produzione e di consumo che prevede la condivisione, il prestito, il riutilizzo, la riparazione, il ricondizionamento e il riciclo di materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile, dovrai fare un ragionamento molto più ampio.
Per questo sarà importante costruire alleanze e strategie congiunte insieme ai tuoi fornitori.
Comunica ai tuoi fornitori le tue intenzioni e i tuoi bisogni: questo ti permetterà di individuare dei partner che condividono i tuoi stessi valori e intenzionati a prendersi cura dell’intera filiera, non solo della produzione e della vendita.
Infatti, per poter lavorare con un processo circolare, sarà fondamentale che tu e i tuoi fornitori riflettiate assieme su tutta la vita dei filati, delle risorse e dei capi che creerete, costruendo indicatori e sistemi di tracciabilità e monitoraggio complessi.
Scegli le tue materie prime in modo intelligente e sostenibile
La scelta delle materie prime è un passaggio fondamentale nella ricerca di sostenibilità e di una moda circolare. In primo luogo è importante che le materie prime non siano contaminate da inquinanti nella filiera produttiva, per ridurre il loro impatto in fase di produzione, lavaggio e smaltimento.
In secondo luogo, le fibre devono essere riciclabili. A differenza di quanto si potrebbe pensare, nella moda circolare le fibre non devono essere necessariamente naturali.
Certo, le fibre naturali possono avere il vantaggio di essere biodegradabili, ma una fibra per poter essere riciclabile è importante che sia composta al 100% dallo stesso materiale. Per questo ai fini della moda circolare sarà più utile un capo 100% in poliestere piuttosto di uno 80% cotone e 20% poliestere.
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Metti al primo posto l’innovazione nella modellistica dei capi
La moda circolare prevede l’utilizzo di specifiche tecniche di design per la circolarità, che puntano a integrare i principi dell’economia circolare fin dalla progettazione dei capi.
Nello specifico, in fase di creazione e modellazione sarà importante riflettere su: durata dei capi, quantità di scarti e possibilità di recupero e riciclo in base alla scelta del materiale, costruzione del capo e processi di tintura e finissaggio.
Si tratta di operazioni particolarmente complesse, che richiedono lo sviluppo di nuove tecniche di progettazione, conoscenza dei materiali e, più in generale, una nuova attitudine e un nuovo ruolo nella professione di fashion designer.
Per questo è fondamentale diffondere tra designer e modellisti le conoscenze sui principi e gli obiettivi del circular fashion e sulle relative tecniche di progettazione, sfruttando anche guide appositamente create come il Cicular Design Kit.
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Upcycling nella moda circolare
Upcycling è uno dei concetti più importanti dell’economia circolare, che si oppone al down-cycling, ossia al riciclo tradizionale.
Con questo termine viene definito il riutilizzo di oggetti esistenti per creare nuovi prodotti, sia facendo tornare un prodotto o un capo alla stessa funzione, sia trasformandolo in altro aumentandone il valore.
L’upcycling si suddivide in due categorie:
- Upcycling pre-consumer, che prevede l’utilizzo degli scarti di tessuti mai utilizzati per confezionare un capo;
- Upcycling post-consumer, che consiste nella modifica e nel riadattamento di vestiti già usati, in condizioni più o meno buone.
Alcune esperienze molto virtuose di upcycling sono I was a Sari, un’impresa sociale che si occupa di trasformare i sari indiani in altri prodotti di moda, e Rifò, che realizza accessori e capi a partire da rifiuti e scarti tessili. Tuttavia, l’upcycling può essere praticato anche da singoli consumatori.
Entra a far parte della moda circolare con le soluzioni Audaces
La tecnologia può essere un’ottima alleata nell’implementazione della moda circolare, consentendo di integrare, monitorare e portare alla massima efficienza tutti i passaggi coinvolti nella filiera.
Tutte le tecnologie Audaces sono pensate per rispondere alle sfide del settore fashion, con un’attenzione all’ambiente e al mondo nostro e di chi verrà.
Audaces360
Audaces360 è una tecnologia sviluppata per integrare tutti i processi della catena del valore della moda, dalla pianificazione della collezione al taglio, utilizzando strumenti progettati per ridurre i costi e velocizzare i processi.
Con la piattaforma è possibile ridurre gli sprechi in fase di progettazione del capo, ad esempio sviluppando i modelli direttamente al computer con Audaces Fashion Studio e cucendoli e simulandoli con il massimo realismo in Audaces 3D.
Un altro strumento fondamentale nella riduzione degli sprechi di tessuto presente all’interno della piattaforma Audaces360 è Audaces Marker, che consente di effettuare i piazzamenti in automatico risparmiando fino al 13% di tessuto rispetto al piazzamento manuale.
La possibilità di gestire l’intero processo di creazione e produzione in tempo reale anche a distanza con Audaces Isa e di integrare la scheda tecnica e il calcolo automatico dei precosti con Audaces Idea, poi, portano al massimo l’efficienza riducendo errori e rilavorazioni e consentono di monitorare l’intera filiera produttiva.
Allora, vuoi unirti a noi nel rendere i tuoi processi più sostenibili?
FAQ
La moda circolare consiste nel ridare nuova vita a fibre o capi esistenti per ridurre l’impatto ambientale e gli scarti della filiera.
La moda circolare consente di ridurre i rifiuti tessili, promuovere l’utilizzo di materiali sicuri, trasformare gli scarti in valore e ridurre l’impatto ambientale del settore moda.
Sii trasparente con i tuoi fornitori, scegli le tue materie prime in modo intelligente e sostenibile, metti al primo posto l’innovazione nella modellistica dei capi.