Tutte le opportunità di incentivi a fondo perduto per te in Italia11 min read

Sintesi:

  • Gli incentivi a fondo perduto in Italia prevedono l’assegnazione di denaro senza obbligo di restituzione;
  • Svolgono un ruolo cruciale nel promuovere lo sviluppo economico e creare una società più sostenibile ed equa;
  • Prova a gestire tutte le tappe della tua produzione gratuitamente con la multisoluzione Audaces360!

Gli incentivi a fondo perduto in Italia sono una forma di finanziamento promossa dall’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo, con bandi specifici che periodicamente si rinnovano.

Rappresentano un ottimo modo per fornire sostegno a privati o aziende senza l’onere del rimborso e possono assumere la forma di sovvenzioni, sussidi o crediti d’imposta.

Oggi esistono diverse possibilità di ricevere finanziamenti a fondo perduto anche per le imprese del settore tessile. Se vuoi saperne di più, continua a leggere!

Buona lettura!

Cosa si intende per incentivi a fondo perduto in Italia?

Gli incentivi a fondo perduto in Italia sono una forma di sostegno a startup e particolari categorie di impresa, pensati per sostenere lo sviluppo delle aziende sul territorio.

In genere vengono usati per incoraggiare determinati comportamenti o stimolare la crescita economica, e possono sostenere iniziative come la ricerca e lo sviluppo, l’innovazione, l’efficienza energetica o la creazione di posti di lavoro. 

In Italia gli incentivi a fondo perduto sono promossi da vari enti, ma i principali sono istituiti da Invitalia, l’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo.

La loro peculiarità è il fatto di prevedere l’assegnazione di denaro senza obbligo di restituzione, né del capitale erogato né degli interessi.

Per questo rappresentano una preziosa opportunità per le aziende, svincolate da qualsiasi forma di garanzia o valutazione della disponibilità reddituale.

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Che tipo di azienda bisogna essere per ricevere questo incentivo?

Ad oggi gli incentivi a fondo perduto in Italia sono disponibili per diverse categorie di destinatari: giovani, donne, imprese, startup, partite IVA, ecc.

Per questo è importante dedicare tempo e attenzione alla ricerca e alla lettura dei bandi, per comprendere se la propria azienda rientra tra i destinatari previsti.

Oggi le possibilità a disposizione sono davvero molte, soprattutto grazie alle risorse stanziate dal PNRR nel corso del 2023 e negli anni a venire. 

Vediamo alcune opportunità applicabili alle aziende del settore tessile in base alla loro composizione:

Per giovani e/o donne

Oltre nuove imprese a tasso zero (ON) è un incentivo rivolto ad aziende composte per la maggior parte da giovani tra i 18 e i 35 anni e/o donne, che intendono avviare un’impresa o che l’hanno avviata da meno di 60 mesi. 

Prevede un contributo a fondo perduto e un finanziamento a tasso zero per progetti di impresa con spese fino a 3 milioni di euro. 

Per aziende situate al Sud

Resto al Sud è un programma di incentivo progettato per stimolare nuove iniziative imprenditoriali al Centro-Sud Italia, nello specifico: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Lazio, Marche e Umbria.

Prevede per il 50% un contributo a fondo perduto e per il 50% un finanziamento bancario destinato a persone con un’età compresa fra i 18 e i 55 anni.

Un altro contributo rivolto ad aziende nel Sud Italia è il Bonus PMI Mezzogiorno, che copre fino al 75% delle spese ritenute ammissibili con un contributo a fondo perduto e un finanziamento agevolato. 

Per startup innovative

Smart&Start Italia è un programma che mira a sostenere la nascita e la crescita di startup innovative ad alto contenuto tecnologico in tutto il territorio italiano. Finanzia l’acquisto di beni di investimento e di servizi, ma anche le spese del personale e i costi operativi.

Generalmente prevede un finanziamento a tasso zero, ma per le regioni del Centro e Sud Italia è previsto un contributo a fondo perduto.

Che documenti servono?

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La partecipazione ad un bando per la richiesta di incentivi a fondo perduto in Italia è un processo molto complesso, che richiede tempo e organizzazione. 

È necessario esaminare i criteri di ammissibilità e il processo di candidatura, leggere con attenzione i programmi disponibili, i loro obiettivi e i risultati attesi, 

Un tempo importante andrà dedicato anche alla preparazione di tutta la documentazione e le informazioni richieste prima di avviare la domanda. Spesso per ottenere informazioni o chiarimenti potrebbe rivelarsi utile contattare gli amministratori del programma o partecipare a workshop informativi.

I documenti da presentare variano da bando a bando, ma solitamente alcuni sono ricorrenti:

Atto costitutivo e statuto

Per partecipare a una domanda di incentivo a fondo perduto in Italia di solito vengono richiesti l’Atto Costitutivo, ossia il documento fondante dell’organizzazione che ne formalizza la costituzione, e lo Statuto, che esprime i principi fondamentali dell’azienda.

Business plan

Questo documento è il vero cuore della partecipazione al bando. Include il piano finanziario del progetto, con una descrizione specifica dell’attività, degli obiettivi a medio e lungo termine, del team di lavoro, dei costi e ricavi previsti e del piano di marketing. Nella redazione del business plan è importante prestare grande attenzione alle modalità di scrittura e presentazione, perché questo potrebbe influire sulla decisione dell’ente a erogare il contributo.

Certificato di attribuzione partita IVA

Per le aziende solitamente viene richiesto anche il certificato di attribuzione della partita IVA, mentre nel caso di libero-professionisti l’eventuale attestazione dell’iscrizione all’ordine professionale di riferimento.

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Certificazione antimafia

Un documento rilasciato dalla Prefettura che certifica che la società, l’organo amministrativo, i soci, i titolari e altre eventuali cariche non sono oggetto di tentativi di infiltrazione mafiosa.

Certificazione di assenza di precedenti penali

Si tratta di una dichiarazione che ha l’obiettivo di certificare che gli amministratori, i componenti del Consiglio di Amministrazione o i soci non presentano rinvii a giudizio, condanne penali o altri provvedimenti all’interno del proprio casellario giudiziale. 

Curriculum vitae

Spesso è necessario allegare alla domanda anche il curriculum vitae del team imprenditoriale coinvolto, specificando il ruolo o la mansione ricoperta nell’impresa, il percorso formativo, le esperienze professionali e altre informazioni ritenute utili al fine del progetto.

Cosa si può finanziare con gli incentivi a fondo perduto in Italia?

Anche in questo caso molto dipende dal bando selezionato e dalle esigenze dell’azienda. In generale, come abbiamo visto sopra, si tratta di spese ritenute fondamentali per strutturare e consolidare l’impresa.

Alcune spese sono ricorrenti e presenti in quasi tutti i finanziamenti a fondo perduto.

Le vediamo qui sotto:

Acquisto di attrezzature

I contributi a fondo perduto possono essere usati per coprire i costi di acquisto delle attrezzature necessarie per la tua attività, come macchinari o strumenti informatici. È fondamentale però che questi beni siano destinati alla produzione e non alla vendita.

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Formazione del personale

Un altro utilizzo dei contributi può riguardare la formazione dei soci o dei dipendenti, ad esempio attraverso l’acquisto di corsi di formazione o master per migliorare le competenze e aumentare l’efficienza aziendale.

Promozione delle attività

Può essere strategico richiedere degli incentivi a fondo perduto anche per coprire i costi della promozione di attività pubblicitarie, la partecipazione a fiere commerciali, la creazione e il mantenimento di pagine web o canali social.

Sviluppo di nuovi prodotti e servizi

I contributi a fondo perduto possono essere investiti per finanziare la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti o servizi per migliorare l’offerta aziendale e aumentare la competitività sul mercato.

Innovazione tecnologica

Molto spesso questi incentivi vengono usati per finanziare progetti di innovazione tecnologica finalizzati a migliorare i processi produttivi e l’efficienza aziendale, oppure a ristrutturare comparti poco efficaci.

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Principali vantaggi di questi incentivi per le startup

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Come abbiamo visto, gli incentivi a fondo perduto in Italia rappresentano una preziosa opportunità per le aziende. Questo perché consentono di ottenere risorse da impiegare in molteplici attività, svincolate da qualsiasi forma di garanzia o valutazione della disponibilità reddituale.

Vediamo alcuni dei principali vantaggi:

Crescita sostenibile

Per le imprese, gli incentivi a fondo perduto possono aiutare a compensare alcuni dei rischi finanziari associati all’avvio di una nuova azienda o all’espansione di quella esistente. Ciò può fornire un senso di sicurezza e motivazione per perseguire opportunità di crescita.

Gli incentivi a fondo perduto vengono talvolta utilizzati per sostenere progetti che hanno obiettivi sociali o ambientali. Offrendo sostegno finanziario, il governo può incoraggiare iniziative che contribuiscono allo sviluppo sostenibile, al benessere sociale o al benessere della comunità.

Migliore flusso di cassa

Offrendo incentivi a fondo perduto, il governo mira a stimolare la crescita economica. Ciò può portare a maggiori investimenti, creazione di posti di lavoro e sviluppo complessivo in vari settori dell’economia.

Accesso a nuove risorse

Gli incentivi a fondo perduto forniscono assistenza finanziaria senza l’onere del rimborso. Ciò può essere particolarmente vantaggioso per individui o aziende che potrebbero non avere i mezzi per garantire i prestiti tradizionali.

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Possibilità di sperimentare

Gli incentivi a fondo perduto forniscono una spinta finanziaria e riducono le pressioni tipicamente associate all’avvio di una nuova impresa. In questo modo, possono fornire i fondi necessari per coprire i costi iniziali come ricerca e sviluppo, marketing o assunzione di personale chiave. Alleviando la pressione finanziaria, le startup hanno maggiore flessibilità per concentrarsi sulla crescita e sull’innovazione.

Supporto tecnologico

In genere questi incentivi sono destinati a settori o attività specifici, come la ricerca e lo sviluppo. Fornendo finanziamenti senza obbligo di restituzione, questi incentivi possono incoraggiare l’innovazione e lo sviluppo di nuove tecnologie, prodotti o servizi, utili per rimanere competitivi e distinguersi sul mercato.

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FAQ

Cosa sono gli incentivi a fondo perduto in Italia?

Gli incentivi a fondo perduto in Italia sono una forma di sostegno a startup e particolari categorie di impresa che prevede l’assegnazione di denaro senza obbligo di restituzione, né del capitale erogato né degli interessi.

Che documenti servono per richiederli?

I documenti variano in base all’azienda, ma solitamente servono: atto costitutivo e statuto, business plan, certificato di attribuzione della partita IVA, certificato antimafia, certificazione di assenza di precedenti penali, curriculum vitae.

Cosa si può finanziare con questi incentivi?

Dipende dai bandi e dalle esigenze delle aziende, ma in generale: acquisto di attrezzature, formazione del personale, promozione delle attività, sviluppo di nuovi prodotti e servizi, innovazione tecnologica.

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