In Italia il settore della produzione abbigliamento è spesso suddiviso in distretti specializzati: confezioni e maglieria, pelle, cotoni e così via.
Il valore aggiunto dato dalla prossimità di piccole e medie imprese si concretizza nella loro capacità di coordinare le capacità produttive con le competenze in ambito creativo, di design, creazione di cartamodelli e lavorazione dei tessuti.
In questo articolo vedremo quali sono i pilastri per garantire la redditività nella moda nel prossimo futuro, analizzando in particolare l’aspetto della sostenibilità e dell’efficienza produttiva.
In cosa consiste la produzione abbigliamento?
Il processo di produzione abbigliamento comprende una lunga serie di passaggi e lavorazioni: dall’aspetto creativo, con il disegno dei bozzetti delle collezioni, passando per la realizzazione della scheda tecnica, dei relativi cartamodelli e dei capi campione, fino alla produzione vera e propria, costituita da taglio tessuti, confezionamento, packaging, logistica e distribuzione. Nei paragrafi che seguono, proveremo ad analizzare l’impatto dell’innovazione e delle tecnologie 4.0 sull’intero ciclo produttivo, per raggiungere gli obiettivi di una moda più sostenibile ed efficiente. Per comprendere meglio il significato di Industria 4.0, ti invitiamo a guardare questo video. La trasformazione digitale nel settore della moda rappresenta una svolta fondamentale, segnando il passaggio da processi strettamente automatizzati a sistemi capaci di operare in modo autonomo. Questa evoluzione è resa possibile grazie all’integrazione avanzata tra le soluzioni software e l’apparato hardware e meccanico impiegato nella produzione. Tale sinergia ha aperto la strada all’ottimizzazione dei processi, rendendo l’obiettivo di efficienza e rapidità non solo auspicabile ma concretamente perseguibile. Al centro di questa rivoluzione digitale vi è l’utilizzo delle tecnologie cloud, che giocano un ruolo cruciale nella condivisione di informazioni e dati. La capacità di scambiare in tempo reale dati e insight tra i diversi attori coinvolti nel processo produttivo è diventata una leva strategica per l’innovazione. In particolare, l’efficace comunicazione tra il reparto creativo e quello produttivo emerge come un fattore chiave per la riuscita di questa trasformazione. Rafforzare i canali di comunicazione tra questi due segmenti vitali dell’industria della moda è fondamentale per garantire una collaborazione efficace, con l’obiettivo di accelerare il time to market dei nuovi prodotti. L’integrazione digitale va oltre la semplice produzione, coinvolgendo tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, dalla concezione alla distribuzione. Attraverso l’adozione di tecnologie digitali, attività precedentemente isolate come il design, la modellazione, l’acquisto di materiali, nonché i processi di piazzamento, taglio, confezionamento, distribuzione e vendita, vengono ora gestite in maniera integrata. Questo approccio olistico non solo migliora l’efficienza e riduce i tempi di produzione abbigliamento, ma consente anche un monitoraggio più accurato dell’impatto ambientale delle diverse fasi produttive. La sostenibilità diventa quindi un obiettivo più facilmente raggiungibile, grazie alla possibilità di controllare e ottimizzare l’uso delle risorse lungo l’intera catena di valore. Velocità e sostenibilità sono due tra le leve indicate da McKinsey & Co. come fondamentali per essere competitivi nel mondo della moda. Vediamo perché, nel prossimo paragrafo.Il punto di vista di McKinsey sul mondo della moda
In una delle numerose analisi che McKinsey & Co ha dedicato al mondo della moda, si legge come i marchi abbiano bisogno di velocizzare e trasformare i processi, adottando un modello di business basato sulla domanda. Per farlo, sono 4 i passaggi essenziali.1. Ottimizzazione delle procedure esistenti
- utilizzo di un gestionale che consenta il monitoraggio delle diverse operazioni
- maggiore efficienza nell’approvazione delle collezioni
- collaborazione tra dipartimenti e tra azienda e fornitori
2. Digitalizzazione dei processi in tutto il ciclo produttivo
- analisi dei dati e delle interazioni dei clienti
- creazioni virtuali in 4D
- possibilità di generare un pre-pattern per accelerare l’approvazione
- strumenti di gestione della distribuzione e delle vendite
3. Gestione più efficace e sostenibile del magazzino
- definizione delle procedure in ottica inbound
- supply chain più sostenibile con controllo della filiera
- efficienza nella gestione delle materie prime grazie alla digitalizzazione
4. Ottimizzazione della produzione abbigliamento
- nearshoring
- gestione più agile e flessibile della domanda di mercato
- modello di business più sostenibile, legato all’economia circolare
La tecnologia a supporto di efficienza e ottimizzazione
Come abbiamo visto, uno degli obiettivi strategici più importanti per le aziende della moda riguarda l’ottimizzazione dei processi, per ridurre il time to market e allo stesso tempo i costi operativi. In quest’ottica, orientare la produzione di abbigliamento a una maggiore sostenibilità ambientale aiuta anche a tenere sotto controllo i costi, grazie a un uso migliore delle materie prime e all’eliminazione degli sprechi. L’adozione di tecnologie di Industria 4.0 è fondamentale, perché supporta il raggiungimento di diversi obiettivi:- riduzione dei consumi energetici e di materie prime utilizzate per la produzione
- diffusione di innovazioni che migliorano l’immagine dell’azienda e la comunicazione al suo interno
- ottenimento semplificato di certificazioni ed etichette ambientali, grazie al monitoraggio dell’intero ciclo produttivo e della supply chain
- sviluppo sostenibile basato sul principio Reduce, Reuse, Recycle – ridurre, riutilizzare, riciclare.
- software per la creazione di bozzetti e cartamodelli, facili da usare sia per gli stilisti (o gli assistenti) che per i pattern maker
- programmi per digitalizzare i pattern e permettere al modellista di eseguire modifiche rapide a capi già approvati
- programmi di piazzamento automatico per ottimizzare la fase di taglio
- macchine da taglio innovative che riducono al minimo lo spazio tra un pezzo e l’altro, sfruttando i tessuti al millimetro