Come riconoscere il dritto di un tessuto: impara a distinguerlo3 min read

Distinguere il dritto e il rovescio di un tessuto è tra le principali difficoltà per i professionisti del mondo della moda e delle confezioni. Chi si trova a maneggiarlo in prima persona, sia per stenderlo sia per tagliarlo, deve avere la sensibilità visiva e tattile necessaria a riconoscere in maniera efficace qual è il lato dritto del tessuto. Lungi dal sembrare un dettaglio trascurabile, questa conoscenza è fondamentale per il risultato finale del capo. Se il tema è di tuo interesse, continua a leggere questo contenuto preparato appositamente per te!

A colpo d’occhio

Se per alcuni tipi di tessuto questa distinzione è semplice da cogliere anche ad occhio nudo, altri invece lasciano dei dubbi rispetto a quale lato del tessuto vada utilizzato nel confezionamento di un capo.

In fin dei conti, il tessuto è una superficie tessile densa di senso, significato e sentimenti che coprirà il corpo di una persona: sapere quale sia il lato corretto è quindi fondamentale.

Ma quindi, qual è il lato dritto?

Il dritto di un tessuto – noto anche come face – deve essere riconosciuto prima del taglio.

In alcuni casi la distinzione può essere effettuata in base a come il tessuto è stato piegato: tessuti come il lino e il cotone, ad esempio, vengono piegati con il dritto verso l’esterno. Già per la lana però il funzionamento è diverso: il dritto si troverà nella parte interna rispetto alla piega.

In altri casi, ad esempio quando il tessuto viene arrotolato attorno ad un tubo, distinguere dritto e rovescio è più semplice: il dritto, infatti, si troverà all’interno del rotolo.

Le macchine da cucire realizzano sempre i fori dal lato DRITTO del tessuto. Di conseguenza, per capire qual è il dritto, basta prestare attenzione ai fori del tessuto!

Se sono spessi e sporgenti verso l’esterno allora siamo sul rovescio, mentre se sono sottili e lisci siamo sul lato dritto.

I tessuti morbidi sono caratterizzati dall’avere, in generale, il lato dritto più luminoso o più morbido rispetto al rovescio: questo rende più semplice distinguere dritto e rovescio attraverso lo sguardo o il tatto.

Per questo, i tessuti che hanno una trama ben definita di solito presentano un dritto più riconoscibile. Un’altra caratteristica di queste fibre è quella di presentare piccole irregolarità sul lato rovescio, ad esempio palline sporgenti.

Tessuti come il broccato con una trama “fantasia” di solito sono caratterizzati da una certa delicatezza sul lato dritto, mentre il rovescio presenta irregolarità e fili allentati.

Nei tessuti stampati, in generale, il lato dritto ha colori più nitidi e definiti rispetto al rovescio.

Importante: le maglie, quando sono tese trasversalmente, tendono ad arricciarsi lungo il lato dritto.

tessuti stampati
I tessuti stampati sono visivamente più semplici da riconoscere.

Il lato dritto del tessuto tende ad essere più resistente allo sporco e all’usura rispetto al rovescio.

Inoltre, esistono anche tessuti che non hanno dritto e rovescio e si possono utilizzare indifferentemente da una parte o dall’altra. In questi casi è consigliabile selezionare uno dei due lati e fare un segno con una penna o un gesso sul lato che si vorrà utilizzare.

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