Stilista: chi è, cosa fa, come la tecnologia può aiutare il suo lavoro10 min read

In occasione della festa del lavoro, abbiamo deciso di provare ad osservare da vicino una delle professioni più centrali nell’ambito della produzione di moda: lo stilista, conosciuto anche come fashion designer. In questo articolo sintetizzeremo le principali mansioni e responsabilità di questa figura professionale e cercheremo di capire come la tecnologia può essere utile nell’affrontare le sfide che la attendono nel futuro.

Ti incuriosisce? Allora non ti resta che continuare a leggere!

Ma partiamo dall’inizio…

Quella dello stilista è una professione relativamente recente. Il termine è nato negli anni Settanta del ‘900, in seguito alla diffusione della produzione in serie inaugurata da Dior nel 1949 e poi accolta anche da altre case di moda. In Italia la prima collezione prét -à-porter è stata firmata da Walter Albini verso la fine degli anni Sessanta.

Prima di questa data i modelli erano ordinati per posta e confezionati da sarte professioniste, nel caso dei clienti più abbienti, oppure gli abiti venivano cuciti in casa.

Nel tempo quella dello stilista è diventata una figura centrale all’interno del mondo della moda e della produzione abbigliamento, capace di coniugare creatività e logica e di plasmare attraverso la sua personalità non solo i suoi abiti, ma anche la cultura e la società in cui vive.

fashion designer cosa fa
Lo stilista concretizza la sue idee nella realizzazione dei figurini.

Ma quindi cosa fa uno stilista?

Lo stilista potrebbe essere definito come il progettista dell’abbigliamento. È una persona creativa, in grado di leggere il contesto sociale in cui vive, identificando e anticipando le tendenze per materializzarle all’interno delle sue creazioni. Ma non solo: è anche una persona dotata di senso pratico, in grado di comprendere i bisogni del mercato, coordinare team di lavoro, supervisionare e garantire l’efficienza dei processi, affinché le collezioni siano sostenibili anche dal punto di vista economico.

Le sue conoscenze spaziano dunque in diversi ambiti: dalla creatività e lo spiccato senso estetico, passando per la conoscenza di tessuti e materiali per l’abbigliamento, fino alle doti comunicative e relazionali e le capacità gestionali e organizzative.

Ma è davvero possibile riuscire a fare tutto questo, soprattutto in un mercato come quello odierno caratterizzato da forte competizione e ritmi serrati?
Come vedremo in questo articolo, la tecnologia è diventata una grande alleata del lavoro dello stilista, grazie a sistemi e soluzioni pensate appositamente per il mondo della moda e in grado di snellire le diverse fasi del lavoro di questi professionisti.

Fashion designer: cosa fa e le fasi del lavoro

Quindi, nel concreto, il fashion designer cosa fa?

Presentiamo qui di seguito le sei principali fasi del lavoro dello stilista o fashion designer, specificando per ciascuna come la tecnologia potrebbe inserirsi in maniera positiva:

1. PIANIFICAZIONE DELLA COLLEZIONE

La parola chiave di questa fase è certamente “ricerca”.

Il fashion designer studia le tendenze del mercato della moda, spesso utilizzando report stagionali pubblicati da grandi gruppi commerciali dell’industria tessile e dell’abbigliamento, oppure sceglie di approfondire una sua intuizione legata ad un tema specifico ritenuto rilevante, ad un luogo, una cultura o un’espressione artistica.

In questa fase lo stilista raccoglie riferimenti visivi e li sintetizza in concept board o mood board, che contengono ispirazioni, schizzi, pezzi di tessuto, colori, ecc. I concept board sono utili anche per avere feedback da parte di rivenditori o redazioni di moda.

In genere ogni collezione ha un elemento che crea coesione: può essere un motivo ricorrente, una tonalità di colore, o addirittura un messaggio.

stilista
Il concept board è il punto di partenza di ogni collezione e raccoglie le fonti di ispirazione dello stilista.

2. SVILUPPO DELLA COLLEZIONE

Una volta identificato il concept della collezione, è il momento di entrare nel vivo della fase di ideazione: lo stilista disegna sketch e figurini di capi di abbigliamento e accessori da trasmettere all’ufficio modelli per la realizzazione dei primi prototipi.

Se lavori in questo ambito lo sai bene: questa fase può presentare diversi problemi legati soprattutto alla comunicazione. Non è sempre semplice e immediato infatti riuscire a far cogliere le proprie idee ai modellisti, costretti a realizzare diversi prototipi prima di arrivare al risultato desiderato, con un grande dispendio di tempo e di materie prime.

La tecnologia può certamente agevolare questa fase, ad esempio con la possibilità di disegnare i propri figurini su un manichino direttamente in un ambiente tridimensionale. Il video qui sotto mostra lo sviluppo di un capo con Audaces 4D: anche senza conoscenze avanzate di modellistica e informatica, è possibile disegnare il proprio capo in maniera realistica, dettagliata, chiaramente comprensibile e comunicabile, anche a distanza. Cosa ne pensate?

Con Audaces 4D è possibile sviluppare il proprio figurino direttamente in un ambiente tridimensionale, personalizzandone in diretta le caratteristiche (forme, colori, stampe, ecc.).

3. RICERCA TESSUTI

La forma del capo è certamente importante, ma da sola non basta: la scelta del tessuto giusto è determinante per il successo di un capo. Ogni tessuto è ricco di proprietà che ne influenzano comfort e vestibilità, ma è anche associato a simboli e utilizzi ben specifici: sapevi ad esempio che in passato le leggi suntuarie si sono diffuse spontaneamente in quasi tutto il mondo, vietando o attribuendo determinati tessuti a specifici status o gruppi sociali? In questa fase lo stilista deve essere dotato di una conoscenza approfondita dei tessuti e saper padroneggiare caratteristiche quali fruibilità, resa, estetica, costo ecc. Non è sempre semplice, però, riuscire ad immaginare l’effetto finale di un capo con diversi tessuti: anche qui la tecnologia può essere un’ottima alleata! Audaces 4D permette di visualizzare in anteprima direttamente su un manichino tridimensionale i tessuti sui modelli disegnati, importandone le immagini (con la possibilità di personalizzare dimensione e posizione), e di simulare la caduta del tessuto con la funzione “gravità”. Visualizzare in anteprima il capo è molto semplice e a costo zero: dai un’occhiata al video!

Stilista
Il tessuto può fare la differenza nella successo di un capo: per questo è importante conoscerne le caratteristiche e le proprietà.
Con Audaces 4D è possibile sperimentare la resa di un capo con diversi tessuti, stampe e colori, in modo semplice e immediato.

4. SVILUPPO DI PROTOTIPI

Questa fase rappresenta il primo banco di prova di ogni capo, che per la prima volta viene creato concretamente e indossato. In altre parole, a partire dal figurino realizzato con carta e penna oppure con un apposito software, si passa alla realizzazione vera e propria con i tessuti prescelti. L’obiettivo è comprendere come il capo veste realmente, se si adatta bene al corpo, se gli abbinamenti cromatici sono corretti e, più in generale, se c’è bisogno di qualche modifica.
In questo caso la tecnologia, oltre ad essere utile ad anticipare alcune valutazioni come abbiamo già visto sopra (possibilità di visualizzare in anteprima la resa e la vestibilità, oltre ai colori), può venire in nostro aiuto grazie allo strumento “premodello”.

Nel programma Audaces 4D questa funzione permette di elaborare un anteprima dei modelli da inviare al modellista a partire dal figurino sviluppato in ambiente tridimensionale. Sarà poi possibile lavorare questo file con Audaces Pattern per procedere con le fasi di aggiustamento o sdifettamento (modifiche nella vestibilità, sviluppo taglie, trasformazioni, ecc.).

fashion designer cosa fa
Una volta elaborato un figurino con Audaces 4D, è possibile esportare un premodello e perfezionarlo con Audaces Pattern.

5. GESTIONE DEL LAVORO

In base alle dimensioni dell’azienda e della produzione, la quantità di attività gestite in prima persona dallo stilista e quelle delegate a terzi sarà variabile. In piccole aziende ad esempio può succedere che gli stilisti prendano parte attiva anche alle fasi di modellistica e di realizzazione, mentre in grandi aziende solitamente la modellistica sarà realizzata da terzisti. In tutti i casi, però, il fashion designer cosa fa? Sarà chiamato a supervisionare il funzionamento dell’intero processo, la cui efficienza giocherà un grande ruolo nella riuscita della collezione. Piattaforme come Audaces ISA (Fashion PLM) permettono di tenere sotto controllo l’intero ciclo produttivo della collezione e dei singoli capi, fornendo informazioni aggiornate e precise in tempo reale sull’andamento della produzione e una stima dei costi. Inoltre, Audaces ISA semplifica la comunicazione tra tutti i membri del team con la possibilità di condividere per ciascun capo il figurino (Audaces 4D), la scheda tecnica (Audaces Idea), il modello (Audaces Pattern) e il piazzamento (Audaces Marker) e di scaricarli in ogni momento.

Sarà poi possibile all’interno della piattaforma assegnare ruoli e scambiarsi commenti, mantenendo traccia di tutte le informazioni in un unico luogo!

Con Audaces Isa è possibile avere a disposizione in un unico luogo tutti i file relativi ad un capo, condividerli con il proprio team e scaricarli in qualsiasi momento.
fashion designer cosa fa
Con Audaces Isa i membri del team possono scambiarsi dei commenti e mantenerne traccia nel tempo.

6. DEFINIZIONE DEL PIANO DI COMMERCIALIZZAZIONE

Sebbene solitamente lo stilista venga associato soprattutto alla fase creativa, in realtà uno dei capisaldi del suo lavoro è quello di produrre delle collezioni in grado di rispondere alle esigenze e ai gusti dei consumatori: solo in questo modo saranno garantiti la sostenibilità e i guadagni necessari!

Ma come è possibile tenere a mente tutte le informazioni necessarie alla commercializzazione di una collezione?

Con Audaces ISA nella “visione generale” è possibile avere una panoramica completa e aggiornata della collezione, con informazioni quali ad esempio: costo dei materiali, quantità di tessuto necessaria (divisa per tipologia, colore, ecc.), numero di bottoni, ecc.

stilista
La visualizzazione dello stato delle lavorazioni di ogni capo può fare la differenza nella gestione ottimale dei processi produttivi.

Queste informazioni saranno di fondamentale importanza, sia per la logistica sia per la formulazione del prezzo dei capi. In questo articolo abbiamo provato ad osservare da vicino il fashion designer cosa fa. Sebbene quello dello stilista sia un lavoro piuttosto recente, abbiamo evidenziato come le competenze richieste per svolgere questo lavoro siano spesso complesse. La disponibilità di apposite soluzioni tecnologiche però può fare molto per agevolare questa professione, sia nella fase di sviluppo del disegno di moda sia in quella di creazione e gestione della collezione. Per saperne di più visita il Blog Audaces oppure richiedi una consulenza gratuita per comprendere in quali fasi della tua produzione Audaces potrebbe aiutarti!

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