
05/10/2021

Sostenibilità nel mondo della moda: cosa è e perché è importante parlarne
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Sostenibilità è una parola diventata ormai pervasiva nella nostra quotidianità, ma qual è la storia di questo termine e come si declina nel mondo della moda? Proviamo a capirlo insieme.
Il termine sostenibilità
Il termine sostenibilità è stato utilizzato per la prima volta nel 1992 durante la prima conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente.
La definizione che ne è stata data in questo contesto è la seguente:
“Condizione di un modello di sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri.”
Nel tempo questa definizione, incentrata soprattutto sulla sfera dell’ecologia, si è estesa includendo tre pilastri e relativi obiettivi:
- Sostenibilità ambientale: garantire e tutelare la disponibilità e la qualità delle risorse naturali;
- Sostenibilità sociale: garantire qualità della vita, sicurezza e servizi adeguati per i cittadini;
- Sostenibilità economica: garantire efficienza economica e reddito per le imprese.
La moda sostenibile

Cosa ha a che fare il concetto di sostenibilità con la moda? La risposta è molto, se si considera che quella della moda è la terza tra le industrie più inquinanti a livello mondiale, subito dopo le industrie dell’automobile e dell’elettronica.
L’industria della moda è caratterizzata da un enorme utilizzo di acqua e di sostanze chimiche e responsabile, da sola, dell’8,1% delle emissioni di gas serra nell’atmosfera.
Nella cammino dell’industria della moda verso una maggiore sostenibilità, due sono le principali urgenze.
La prima è la necessità di sovvertire un modello di consumo eccessivo e distorto, che genera un’enorme massa di rifiuti dannosi per l’atmosfera.
La seconda urgenza legata al tema della sostenibilità è la necessità di un mutamento dei sistemi di produzione, che richiede un ripensamento complessivo dell’organizzazione dell’intera filiera.
Cosa si può fare quindi?
Diversi studi dimostrano come un passaggio chiave verso una moda più sostenibile risieda nella trasparenza e nella corretta informazione relative a dove, da chi e come ciascun prodotto è stato realizzato.
Si parla in questo senso di tracciabilità di filiera, ossia della necessità di portare attenzione su tutti i passaggi della filiera lunga e complessa che costituisce la storia dei nostri abiti per un acquisto più consapevole: dalla produzione delle materie prime (si pensi alla coltivazione del cotone, all’allevamento del bestiame per il cuoio, ecc.), passando per la filatura e la tessitura, la tintura, fino all’assemblaggio, i ricami, la logistica, la distribuzione e molto altro.
La migliore alleata sia per ottimizzare i processi produttivi e ridurne gli sprechi sia nel cammino verso una completa tracciabilità di filiera è sicuramente la tecnologia.

Uno degli obiettivi dell’Industria 4.0, infatti, è proprio quello di rendere i processi produttivi più sostenibili grazie ad una gestione più intelligente ed efficace delle risorse e delle informazioni.
Grazie alle tecnologie dell’Industria 4.0 è possibile:
- Standardizzare il linguaggio e i dati;
- Consentire l’accesso alle informazioni in tempo reale, anche da remoto;
- Accelerare i processi decisionali in un mercato dominato da dinamiche imprevedibili e complesse;
- Pianificare le linee produttive e gli approvvigionamenti riducendo al massimo gli sprechi (grazie alla possibilità di conoscere i dati di sellout e degli inventari, verificare in tempo reale le disponibilità a magazzino presso i partner di filiera, ecc.).

Per scoprire tutte le nostre soluzioni e capire nel dettaglio come potrebbero contribuire ad una maggiore sostenibilità dei tuoi processi, non perderti l’ebook che abbiamo preparato per te.
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