Capsule collection: cos’è e come creare con una strategia10 min read

Almeno due volte all’anno, il mondo della moda si ritrova ad essere in fermento per il lancio di nuove collezioni. L’agitazione del settore è massima nei mesi che precedono l’uscita delle stagioni primavera-estate e autunno-inverno. Allo stesso tempo, però, questo scenario suddiviso tra i due estremi climatici sta cambiando con la diffusione del concetto di capsule collection.

Le capsule collection sono più piccole rispetto alle uscite tradizionali, ma molto utili per i marchi e per il pubblico. Vorresti sapere come utilizzarle nelle strategie del tuo marchio? Continua a leggere se vuoi scoprire di più su cosa si intende per capsule collection e scopri i vantaggi e le sfide di questo tipo di collezione. Buona lettura!

Capsule collection Dior Chez Moi, lanciata durante il periodo di distanziamento sociale dovuto all’epidemia di Covid 19. Crediti: Dior
Capsule collection Dior Chez Moi, lanciata durante il periodo di distanziamento sociale dovuto all’epidemia di Covid 19. Crediti: Dior

Cos’è una capsule collection?

Una capsule collection è una collezione composta da una quantità di capi minore rispetto ad una collezione tradizionale. E’ comunemente composta da 8-15 capi, a seconda dell’obiettivo dello stilista e del marchio. E quali possono essere questi obiettivi? Mantenere un marchio in evidenza, promuovere capi dei desideri, rafforzare posizionamento e identità, tra gli altri. Possono essere moltissime le intenzioni che portano al lancio di una capsule collection e potrai scoprirne alcuni in questo post!

Sebbene abbia un significato semplice e pressoché letterale, la capsule collection è una strategia piuttosto complessa. Spesso infatti il lancio di questo tipo di collezione avviene al di fuori dei paletti tradizionali del mercato della moda. Per questo, richiede pianificazione e una strategia ben chiara per raggiungere gli obiettivi di vendita desiderati.

Il concetto di capsule collection è stato reso popolare dal marchio Donna Karan negli anni ‘80. L’idea originale era creare una collezione con capi essenziali, versatili e che potessero combinarsi tra loro. E’ a partire da questo concetto che è nato il famoso concetto di guardaroba capsula, molto utilizzato al giorno d’oggi.

D’altro canto, non sempre le capsule collection avranno gli stessi obiettivi del guardaroba intelligente o dello slow fashion. Infatti, i marchi del fast fashion utilizzano sempre più questa strategia con finalità diverse. Si tratta di uscite che implicano grandissime campagne di marketing, partnership con influencer digitali e altri brand.

Perché puntare sulle capsule collection?

Come abbiamo già detto, una capsule collection può essere un’ottima strategia per la crescita e la notorietà di un brand di moda. Scopri alcuni dei motivi per utilizzarla:

Libertà creativa e dei tempi di uscita

Trattandosi di una collezione separata dalle uscite prestabilite durante l’anno, c’è maggiore libertà per creare e testare nuovi concetti. La consegna al di fuori di periodi predefiniti permette di sfruttare il fatto che le tendenze cambiano rapidamente, riuscendo così a soddisfare la domanda per quella determinata tipologia di capi. La capsule collection permette inoltre di lanciare capi che non potrebbero rientrare in collezioni più grandi, ma che meritano di arrivare al consumatore

Vendita tra le stagioni

Le tendenze di moda cambiano sempre più rapidamente e proprio per questo vale la pena investire in capsule collection. In questo modo, il marchio può creare capi durante tutto l’anno e dunque anche durante il periodo di lancio delle collezioni principali. Ciò rende possibile distribuire i vari modelli in uscite pianificate e portare novità per i consumatori durante il corso dell’anno. L’aumento della produzione richiede maggiori investimenti nel processo di confezionamento e per questo è meglio essere pronti con capitale extra.

Rilevanza e consistenza del brand

La capsule collection è anche uno dei modi per mantenere il proprio marchio in evidenza e rilevante. Ciò avviene poiché le collezioni fuori stagione generano un senso di novità e desiderio quasi infinito. In questo modo, sfruttando tutto il potenziale di un lancio nei principali canali di comunicazione, si potrà mantenere sempre viva la rilevanza del marchio.

Genera entusiasmo e interesse constante con le capsule collection!

Investi in fotografie, nella diffusione nei social media e nella partnership con influencer online. Non importa la dimensione del tuo marchio: non è mai troppo presto per pensare in grande e investire in buone strategie. Ricordati di pensare al tuo marchio come se fosse una griffe e di non sottostimare il suo potenziale.

Oltre alla rilevanza del marchio nel corso di tutto l’anno, la capsule collection promuove inoltre la consapevolezza del marchio o brand awareness. Ciò significa che il marchio può sfruttare l’opportunità di attribuire il suo nome ad un prodotto o concetto.

Provare, provare, provare…

Se il tuo marchio è piccolo o è ancora all’inizio, la capsule collection potrebbe essere un’opportunità per sperimentare! Metti alla prova nuovi formati, concetti, nicchie o addirittura prodotti e stili, prima di inserirli nelle collezioni più grandi.

Se il tuo marchio ha già una grande visibilità, sarà ancora più semplice fare questa ricerca con il tuo pubblico. Utilizza il concetto di edizione limitata di una capsule collection per testare se alcuni modelli e stili avranno un impatto positivo. Di nuovo, le reti sociali potrebbero essere delle valide alleate per realizzare questa ricerca sul campo.

Attenzione al costo della produzione!

Sì, una capsule collection può avere un costo maggiore, modelli limitati e una quantità limitata di ciascuno di essi. Per questo, è necessario fare attenzione ai prezzi dei fornitori e dei servizi terziarizzati, considerando questo aumento nel costo di ciascun modello.

Se l’obiettivo è sfruttare una nuova tendenza nel campo della moda, attenzione ai tempi di produzione. Verifica che sia possibile rispondere alla domanda in tempo utile, per non perdere il timing del lancio.

Capsule collection di slow fashion

Per analogia, quando parliamo di collezioni e guardaroba “capsula” intendiamo che l’obiettivo è quello di favorire un consumo più consapevole. E non si tratta soltanto di consumare meno, ma di sfruttare al massimo ciò che già si possiede. In questo senso, la capsule collection nasce per essere una collezione composta da capi versatili, durevoli e atemporali.

Prima di tutto, la capsule collection di slow fashion è un modo per posizionare il marchio. Mentre molti marchi sono già nati all’insegna dello slow fashion, altri stanno piano piano modificando le proprie filiere produttive. Il lancio di capsule collection con capi di slow fashion è un modo per dimostrare questo cambiamento.

Capi versatili

In primo luogo, per creare capsule collection con queste caratteristiche, è importante che i capi si combinino tra loro. Così, scegliendo più di un capo all’interno della collezione, le persone potranno indossarli e combinarli in modo diverso.

E’ interessante includere nella collezione un “terzo capo”, che può essere un chimono, un gilet o un foulard, qualcosa che sappia trasformare il look.

E’ possibile pensare alla versatilità anche in nicchie come quelle legate all’abbigliamento da cerimonia o da lavoro. Ossia, produrre capi funzionali per tutte o per più occasioni e stagioni dell’anno. La capsule collection con look versatili è un modo per conquistare il pubblico che desidera un guardaroba pratico.

Capi da utilizzare in diverse occasioni e più volte necessitano di una buona qualità. Per questo, puntate su tessuti buoni, sia nella composizione sia nelle finiture. I capi fatti per durare possono diventare dei veri tesori nel guardaroba di chi li utilizza.

Capsule collection e posizionamento del marchio

Come già saprai, la moda non è separata dai cambiamenti e dagli avvenimenti del mondo. Al contrario! E’ legata ai fenomeni sociali alla stessa maniera in cui è una forma di esprimere questi fenomeni.

Il mondo contemporaneo vive una rinascita dei movimenti femministi, antirazzisti e di altre cause, che stanno riguadagnando meritata visibilità. Allo stesso tempo, il consumatore è sempre più cosciente e selettivo con quello che consuma. Per questo, molti marchi stanno uscendo dalla neutralità e mostrando il proprio posizionamento di appoggio a cause sociali.

Sfilata Dior con richiami femministi, nel 2016. Crediti: Francois Mori-AP e François Guillot-AFP
Sfilata Dior con richiami femministi, nel 2016. Crediti: Francois Mori-AP e François Guillot-AFP

Ad esempio, quando Maria Grazia Chiuri ha sfilato per Dior nel 2016 ha scelto di mostrare la sua vena femminista in passerella. La Chiuri ha creato un contrasto tra ruoli di genere, oltre ad utilizzare magliette con frasi della scrittrice femminista nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie. Oltre alla moda, questa sfilata ha simbolizzato l’inizio di una nuova era per Dior, con la prima donna come direttrice creativa del marchio.

Responsabilità sociale

La capsule collection è un ottimo modo per posizionare il proprio marchio nella società, sempre che questo posizionamento sia autentico. Strategie come quella di Dior sono possibili e auspicabili da parte di aziende di qualsiasi dimensione. E cosa ne pensi metterle in pratica con responsabilità sociale?

Alcuni esempi di capsule collection con finalità sociali

Oltre alle sue collezioni incredibili, il brand italiano Versace è noto per il suo appoggio alla comunità LGBTQ+ in tutto il mondo. Il marchio ha lanciato una capsule collection che ha devoluto parte dei guadagni alla lotta per la libertà e l’uguaglianza di diritti della comunità LGBTQ+.

Un’altra capsule collection con finalità sociali è stata promossa dal marchio di lingerie della cantante Rihanna. La Savage x Fenty ha lanciato una capsule collection che ha avuto come protagoniste delle donne nere sopravvissute al cancro al seno.

Parte delle vendite di ottobre e novembre 2020 saranno destinate alla Fondazione Clara Lionel, per appoggiare donne nere a cui è stato diagnosticato il cancro. Oltre a ciò, verranno finalizzate ricerche nell’ambito oncologico.

Collabs: capsule collection in partnership

Le collaborazioni non sono mai state così popolari. Non mancano ragioni per firmare partnership tra marchi, personalità, influencer, o addirittura organizzazioni non governative. Con le partnership è possibile generare guadagni ancora maggiori a quello del prodotto, stimolando un senso di mancanza e di urgenza. In questo senso, la creazione di un valore giustifica un prezzo più elevato per i capi della capsule collection. In fin dei conti chi non desidererebbe avere un capo esclusivo di una partnership tra un marchio e una personalità che ammira?

E un capo firmato da un grande stilista per un prezzo più economico di quello della griffe? Questa può essere, infatti, un’ottima strategia per una capsule collection: rendere accessibile il lusso al pubblico di marchi più economici. E’ stato questo il caso della partnership incredibile tra Karl Lagerfeld di Chanel e il marchio brasiliano Melissa.

Come creare una capsule collection

In sintesi, esistono tanti spunti per creare una capsule collection. Cosa ne dici di realizzare anche la tua? Dai un’occhiata alla checklist qui sotto:

  • Fai una ricerca di mercato, del pubblico e delle tendenze;
  • Definisci gli obiettivi della capsule collection;
  • Crea i primi modelli della collezione, ricordandoti che la capsule collection sarà composta da pochi capi;
  • Pensa a generare un desiderio, entusiasmo, coinvolgimento, senso di mancanza e di esclusività. Se il tuo marchio è di slow fashion, collega lo scopo dell’azienda al lancio della capsule collection;
  • Fai attenzione ai preventivi e ai costi necessari per realizzare i capi e per i servizi connessi, tenendo a mente che la collezione avrà meno modelli e una minor quantità di capi;
  • Usa le reti sociali! E’ il momento di generare valore online e coinvolgere il tuo pubblico. Vendere “fuori stagione” necessiterà di una buona strategia di marketing, ma ne varrà la pena e ci sarà un ritorno economico.

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