
07/08/2020

Quali tessuti NON sono consigliati nel confezionamento di mascherine e DPI contro il COVID-19
E cosa devi tenere in considerazione anche con quelli consigliati.
Siamo ormai ad agosto e le mascherine o DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) continuano ad essere un oggetto indispensabile nel nostro guardaroba in questa nuova normalità. Questo fatto per molti è diventato un’occasione per entrare nel business della loro produzione o per riutilizzare le magliette chiuse nei cassetti da troppo tempo e trasformarle in mascherine.
Vista la quantità di persone che si sta avventurando in questo universo, vale la pena di domandarsi: i materiali che sto acquistando proteggono davvero dal virus? Con questa domanda in testa, abbiamo pensato di scrivere un post per informarvi su quali tipi di tessuto NON sono consigliati per la creazione delle mascherine. Continua a leggere se pensi che l’argomento possa interessarti.
In uno studio dell’American Chemical Society (ACS) dal titolo “Efficienza di filtraggio dei più comuni tessuti utilizzati per la produzione di mascherine respiratorie in tessuto” sono stati realizzati diversi test su tessuti tipicamente usati nel quotidiano al fine di misurare la loro efficacia nel caso in cui fossero utilizzati per produrre mascherine. I risultati dell’esperimento hanno prodotto delle conclusioni certe a proposito di quali tessuti non sono da ritenere adeguati nella prevenzione del contagio e quali precauzioni bisogna prendere con quelli che invece lo sono. Iniziamo dai tessuti che non sono consigliati.
Trapunte di cotone o cotone per imbottiture
La trapunta di cotone o il cotone per imbottiture sono tessuti 100% cotone, morbido e di peso medio, e possiedono una bella consistenza. Questo tessuto viene spesso usato per realizzare cuscini e materassi, ma in alcuni casi è utilizzato anche per creare capi di abbigliamento. In base alla ricerca ha una capacità filtrante tra il 14% e il 39%, il che lo rende un tessuto molto vulnerabile nella creazione di mascherine di protezione da COVID-19.
Flanella
La flanella è un tessuto morbido fatto principalmente di lana o cotone, con un tocco soffice e liscio. La lana è usata per realizzare abiti caldi mentre il cotone per abbigliamento intimo o biancheria da letto. L’efficacia di filtraggio di questo tipo di tessuto oscilla tra il 22% e il 54%. Sebbene sia migliore di quella del cotone per imbottiture, anche l’efficacia di questo tessuto è bassa ed è quindi necessario prestare molta attenzione ai dispositivi di protezione creati a partire da questo tessuto.
Seta sintetica
La seta sintetica è un tessuto artificiale creato per imitare la sensazione e l’aspetto della seta naturale, ovviamente ad un prezzo molto inferiore. Anche nota come seta artistica o rayon, è utilizzata per tappeti, vestiti, borse e cuscini. Nel caso di questo tessuto, l’efficacia di filtraggio varia tra il 14% e il 25%: anche in questo caso, si tratta di un materiale decisamente inadeguato per essere utilizzato come dispositivo di protezione.
Raso
Il raso è un tessuto brillante con una superficie liscia e una consistenza media in poliestere, e può essere usato per realizzare bandiere, fodere, abbigliamento, abiti da ballo, lingerie e pigiami. Nell’esperimento realizzato dagli scienziati dell’ACS l’efficienza di questo materiale è stata valutata tra il 14% e il 51% e per questo anche il raso rientra tra i tessuti che non devono essere utilizzati nella realizzazione di mascherine protettive.
Le precauzioni che dobbiamo tenere
Lo studio ha prodotto anche delle informazioni molto interessanti relative al fatto che, indipendentemente dal tessuto usato, un fattore cruciale per l’efficienza della mascherina è che questa sia della dimensione corretta. L’importanza di tale aspetto non può essere sottostimata, poiché anche le mascherine più raccomandate dai medici che garantiscono un’efficacia del 95%, se non sono ben posizionate, possono perdere efficacia fino al 35%.
Oltre a questo, perché l’efficacia del tessuto aumenti di circa il 15%, è necessario che vengano realizzati più strati dello stesso tessuto.
Conclusioni
Non ci sono dubbi sul fatto che ci stiamo adattando ad una nuova normalità in cui l’utilizzo delle maschere e dei DPI è qualcosa che fa parte del nostro quotidiano. Una migliore comprensione di come proteggerci al meglio non è soltanto una responsabilità verso noi stessi, ma anche verso gli altri. Rimani in contatto con noi e rimani informato con i migliori contenuti nel mondo della moda e della tecnologia. Leggi, commenta, condividi.
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