
18/02/2022

Le scarpe femminili che hanno fatto la storia
Contenuti
Le scarpe sono un capo in grado di sintetizzare la cultura e la storia dell’epoca in cui sono disegnate, riassumendo nelle loro forme i valori, le caratteristiche e i desideri del tempo.
In questo articolo ripercorreremo la storia europea a partire dagli anni ‘40 e alcune delle calzature femminili cult che l’hanno segnata, influenzando anche i modelli e i gusti successivi.
Anni ’40
Sono gli anni segnati dalla Seconda Guerra Mondiale: razionamenti, restrizioni e carenza di materie prime, soprattutto cuoio e acciaio, fanno sì che alcuni materiali diventino pressoché introvabili.
Nel design tutto questo si traduce in una semplificazione dei profili e nella rinuncia allo sfarzo e ai preziosismi, oltre che nella diffusa ricerca di essenzialità, minimalismo e praticità che attraversa tutto l’Occidente.
Nelle calzature le forme diventano più tozze, i tacchi più bassi, e iniziano a diffondersi le suole di gomma o paglia, i tacchi in legno, le fibre sintetiche e le galosce impermeabili.
Sono questi gli anni in cui nasce il vero e proprio Made in Italy, caratterizzato da prodotti di qualità e prezzi più accessibili rispetto all’affermata moda parigina.
Alcune scarpe che hanno segnato quest’epoca:


Salvatore Ferragamo, modello conosciuto come “sandalo invisibile” per il filo in nylon che lo contraddistingue. Zeppa in legno ricoperto di pelle.
Anni ‘50
Gli anni ‘50 sono un periodo di rinascita e, soprattutto per le donne, rappresentano l’emancipazione dalle privazioni della guerra, dal lavoro in fabbrica o nelle centrali della telefonia.
L’estetica dominante in quest’epoca vede la donna impeccabile nell’aspetto, lussuosa e femminile anche all’interno delle mura domestiche.
Le zeppe larghe lasciano spazio ai tacchi a spillo con un rinforzo in alluminio, applicati su décolleté chiuse ma anche su sandali aperti, sabot e ciabattine in seta.
Al contempo in America si sviluppa un abbigliamento sportivo prettamente femminile per le donne che alla vita domestica prediligono la vita attiva, che trova un riscontro anche nelle calzature.


Scarpe negli anni ‘60
Gli anni ’60 sono il decennio dell’emancipazione femminile, dei Beatles come manifesto generazionale, della ribellione verso regole e consuetudini.
I muri tra le classi, le razze e le generazioni iniziano piano piano a sgretolarsi, almeno all’apparenza, e a questo si aggiungono il boom economico e un miglioramento generale delle condizioni e delle aspettative di vita delle persone.
L’energia di quest’epoca si traduce in colori saturi e fluorescenti, sperimentazioni audaci, anche grazie ai nuovi materiali sintetici come il vinile e il pvc.
Nella scelta delle calzature, quella degli anni ’60 è una generazione combattente che rifiuta i tacchi a spillo privilegiando tacchi larghi, punte squadrate e stivali per le gambe scoperte dalla minigonna.


Anni ‘70
Gli anni ‘70 sanciscono la centralità dell’”io” come fulcro e punto di partenza: tutto il resto diventa secondario rispetto alla scoperta di sé e alla propria affermazione.
Anni di idealismi e buone intenzioni, ma anche di profonde ferite e crisi mondiali.
In quest’epoca la moda viene accusata dal femminismo di essere uno strumento al servizio del sistema patriarcale e tramontano definitivamente il tacco a spillo e la lingerie contenitiva, a favore di tessuti morbidi, adozione di capi classicamente maschili, allungamento delle gonne.
La donna degli anni ‘70 è una lavoratrice emancipata, che lavora fuori casa e preferisce calzature a fondo svasato, abbigliamento fluido e confortevole.


Anni ‘80
Mai come in questo periodo l’abito fa il monaco e gli stilisti diventano delle vere e proprie star e interpreti dell’epoca e dei suoi valori. I loghi delle grandi griffe si trasformano in vere e proprie icone e vengono riconosciuti e associati a audience ben precise.
Negli anni ‘80 tutto sembra possibile e lecito, persino evadere in nuove realtà anche attraverso film e letteratura: è questo infatti il decennio dell’affermazione del Fantasy, con dei veri e propri cult come La storia infinita e Guerre Stellari.
Eventi come il disastro di Cernobyl, poi, riportano l’attenzione sui problemi dell’ambiente, che diventa un tema centrale che segnerà anche la moda negli anni a venire.


Anni ‘90
L’ottimismo e lo slancio dei decenni precedenti subiscono un arresto negli anni ‘90, segnati da conflitti internazionali e scandali interni che mettono a nudo la corruzione dilagante, soprattutto negli ambienti politici.
Tornano così ad essere apprezzati i valori etici più rassicuranti come la famiglia, i sentimenti, il rispetto per gli altri, l’onestà.
Nella moda vengono ripresi i capi basic in grado di attraversare stagioni e tendenze, con un minore sfoggio di lussi e accessori vistosi. La parola chiave potrebbe essere minimalismo.
Anche l’ideale di bellezza si trasforma, passando da iconiche forme curvilinee a corpi scavati e sempre più pallidi.
Le scarpe si abbassano, i modelli sono ispirati alle scarpe maschili, si diffondono le sneakers e gli anfibi, anche con gli abiti da sera.



Anni 2000
Il nuovo millennio inizia in salita con catastrofi naturali in diverse parti del pianeta, conflitti, lo spettro di epidemie, crisi economiche e cambiamenti profondi di costume.
Al contempo il primo uomo afrodiscendente diventa presitende degli Stati Uniti, in Europa viene adottato l’Euro, il mondo sperimenta notevoli progressi e traguardi nell’ambito dei diritti umani.
La società si scopre sempre più globale e interconnessa e il tema della popolarità diventa sempre più centrale anche nella moda, con la nascita dei reality show, di Facebook e Twitter.
Nasce l’esigenza di produrre modelli cult ad ogni stagione in grado di distinguersi per originalità, sia nei brand di alta moda sia nelle sempre più diffuse catene di fast fashion.
Nelle scarpe non è certo l’epoca della comodità e del comfort, che si sacrificano volentieri a favore di calzature iconiche e memobrabili.


E le scarpe oggi?
Oggi la sperimentazione nel mondo della calzatura continua il trend iniziato con il nuovo millennio.
Accanto ai metodi tradizionali di produzione e lavorazione delle calzature, il nuovo millennio ha portato la diffusione di nuovi strumenti tecnologici in grado di sostenere la produzione di calzature in ogni processo.
È il caso ad esempio delle soluzioni CAD, pensate per agevolare il processo creativo, migliorare la comunicazione all’interno del team e disegnare nuovi modelli a partire da basi già esistenti.
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Questo testo è stato scritto prendendo spunto dal libro “Scarpe!” curato da Ilaria Denieli e Rosa Chiesa, che vi consigliamo di acquistare se le scarpe e la loro storia vi appassionano!
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