La creazione di una collezione di moda: tutto quello che c’è da sapere11 min read

Uno dei termini più ricorrenti quando si parla dell’industria della moda è senza dubbio “collezione di moda”.

Ogni stagione, infatti, vengono lanciate nuove collezioni, ciascuna caratterizzata da un tema e da un pubblico target. Alcune passano sulle grandi passerelle di moda, altre invece vanno a finire direttamente sugli scaffali dei negozi.

Ma cos’è una collezione di moda?

La risposta a questa domanda è complessa e coinvolge diversi fattori: creatività, marketing, tendenze, scadenze, ecc. Vuoi conoscere tutti i processi coinvolti in una collezione di moda e capire come ottimizzarli per produrre collezioni più complete in meno tempo? Allora non perderti questo contenuto.

Cos’è una collezione di moda e come funziona?

Una collezione è un insieme di capi di abbigliamento e/o accessori che hanno qualche relazione tra loro. Questo legame è normalmente rappresentato dal tema scelto, che a sua volta è legato allo stile del consumatore e all’immagine del brand.

Il funzionamento di una collezione, almeno in teoria, è molto semplice: l’obiettivo è presentare e trasmettere nel mondo della moda le idee dello stilista attraverso le sue composizioni, le tecniche scelte, i tessuti, i colori, i tagli e altri elementi chiave dei capi.

La maggior parte delle collezioni, dai marchi più sofisticati fino a quelli più commerciali, sono solitamente composte da due tipi di prodotti: i capi base, che rimangono in vendita più a lungo (più comuni nel prêt-à-porter) e le mode vere e proprie, che hanno un periodo di vendita più breve, spesso limitato.

Tipos de coleções de moda

Come è nato il concetto di collezione?

Era il 1850 e Charles Fréderik Worth è stato il primo sarto a diventare un “creatore”, cioè qualcosa di simile alla professione dello stilista di oggi. Anziché cucire solo su ordinazione, ha iniziato a cucire vestiti da solo e a proporli ai suoi clienti.

Per presentare questi abiti, poi, assumeva donne con corporature simili a quelle delle sue clienti, inaugurando così anche la professione della modella. Tuttavia, non esisteva ancora il concetto di coerenza e unità visiva e tematica tra i capi creati.

È stato Paul Poiret, all’inizio del XX secolo, ad iniziare a creare utilizzando un tema. Nel suo caso, si trattava dell’ispirazione orientale. Poiret non parlava ancora delle collezioni come tali, ma è stato il primo a concepire il concetto di tema ispiratore.

Elsa Schiaparelli, intorno al 1930, ha unito questi due elementi ed è stata la prima a sviluppare collezioni con temi specifici. Questi temi sono apparsi in diversi capi e raffigurati attraverso stampe, ricami e ritagli.

Da quanti capi è costituita una collezione di moda?

Quando si sviluppa una collezione standard (in termini di dimensioni), solitamente si parla di almeno 12 capi/look. Tuttavia, possono esserci collezioni più piccole o più grandi, a seconda di fattori come la stagionalità, i tempi di consegna, il budget, ecc.

Ci sono collezioni composte da 8 pezzi, le cosiddette capsule collection, e altre da decine, come nel caso dei grandi marchi. Non esiste un numero massimo di pezzi, dipende dalla strategia di vendita e dal budget della collezione.

Inoltre, a seconda della categoria di prodotti in cui è inserito il tuo marchio, la distribuzione degli articoli (un numero maggiore di pezzi singoli o di look completi) finisce per richiedere una collezione più o meno grande.

Tipi di collezione di moda

Dal punto di vista delle vendite, le collezioni possono essere di due tipi: concettuali o commerciali.

Collezioni concettuali

Le collezioni concettuali hanno lo scopo di esplorare il tema prescelto e approfondire un concetto, idee e altre suggestioni del designer. Proprio per questa loro natura, nessuno “indossa” necessariamente gli abiti mostrati sulle passerelle.

A partire da questi pezzi, poi, ne vengono creati altri in grado di catturare lo spirito della collezione, soddisfando al contempo i requisiti di vestibilità del mercato, le tendenze e le preferenze del pubblico target della collezione.

Collezioni commerciali

Le collezioni commerciali, invece, sono esplicitamente create con l’obiettivo di essere vendute e indossate. Non si concentrano sulla fase concettuale, ossia sull’approfondimento di un tema specifico, ma si avvalgono soltanto di studi sulle tendenze di moda per lanciare set di capi e accessori in grado di raggiungere rapidamente il consumatore.

Collezioni di moda e storytelling

Una delle principali metodologie di creazione e presentazione delle collezioni è lo storytelling. L’idea in sé non è certo nuova, considerando che gli esseri umani raccontano storie sin dalle prime tracce della loro vita sulla Terra.

Tuttavia, recenti studi dimostrano l’importanza di raccontare efficacemente le storie dei marchi (e in questo caso, delle collezioni di moda). L’obiettivo è quello di rendere più umano il rapporto tra il consumatore e il prodotto, generando legami affettivi ed emotivi.

Come si crea una collezione di moda?

Dalla nascita dell’”idea” della collezione fino al suo culmine, la sfilata, si susseguono diversi passaggi. Nel corso di tutti questi passaggi è importante cercare di rendere ogni processo il più possibile snello ed efficiente al fine di eliminare errori, rilavorazioni e ritardi sul cronogramma. Quelli che seguono sono alcuni consigli in questo senso:

Scegli di che tipo sarà la tua collezione

Come abbiamo già visto, ci sono almeno due tipi di collezioni: il primo passo per creare la tua consisterà nel definire se sarà una collezione concettuale o commerciale. Questa scelta dipenderà da alcuni fattori, in particolare dal marketing e dagli obiettivi del tuo marchio.

Fai un’analisi del mercato

I prodotti dell’industria della moda sono anche beni di consumo, cioè soddisfano i bisogni di un pubblico di consumatori che cambia costantemente man mano che le tendenze vengono, vanno o ritornano.

Per questo motivo, analizzare il mercato è una delle azioni centrali per il successo di qualsiasi collezione.

Questo passaggio permetterà di comprendere il tipo di collezione più appropriata per il momento, la quantità di pezzi da produrre e altri dettagli essenziali.

Stabilisci il tuo pubblico di riferimento

Ogni collezione di moda ha un pubblico di riferimento. Se la ricerca di mercato aiuta a capire le tendenze e i comportamenti del momento, la definizione di un target aiuta a filtrare le idee del designer e a raffinare ulteriormente i pezzi finali in modo che soddisfino il segmento scelto come target di quella specifica collezione.

Cerca di raccogliere il maggior numero di informazioni sul pubblico target: profilo socioeconomico, profilo di consumo, fascia d’età, preferenze estetiche, affinità ecc.

Imposta un cronogramma della collezione

Il cronogramma è un passaggio chiave nella pianificazione di una raccolta di successo. Questo perché implica la gestione di tutto il tempo coinvolto nei processi: dall’acquisizione degli input, passando per la fase creativa e la produzione, fino al confezionamento e alla distribuzione.

Proprio per la sua importanza, il programma deve essere pianificato correttamente e seguito alla lettera in modo che non ci siano ritardi e altri imprevisti che possono costare tempo e denaro.

Definisci il tema della collezione

La definizione del tema della collezione dà il via alla fase creativa nella confezione e solitamente parte dall’analisi delle tendenze, delle preferenze del pubblico di riferimento e delle idee del designer.

Deve comprendere elementi come: modellistica, tagli, finiture, tipi di capo, colori, texture, tessuti e tutte le componenti estetiche, ergonomiche e di usabilità che comporranno gli articoli della collezione.

Crea i bozzetti e gli schizzi

Il passo successivo è quello di trasformare le idee e il tema della collezione in modelli veri e propri creando dei bozzetti, che guideranno le fasi tecniche di styling e modellistica e serviranno come base estetica per il designer e il team nell’approvazione dei modelli che comporranno la collezione.

Produci i prototipi

Dopo la fase di stile, i capi della collezione passano alla fase di modellistica. Per cominciare, i bozzetti vengono definiti nel dettaglio in modo che il modellista sia in grado di creare i modelli appropriati. I prototipi, poi, verranno valutati con riferimento a caratteristiche come vestibilità e taglio e in seguito approvati dal team.

Nella produzione moderna, il processo tecnico di modellistica avviene quasi sempre digitalmente, ottimizzando il lavoro e la comunicazione tra i team.

She is professional fashion designer

Inizia la fase di confezionamento

Una volta approvati i prototipi, è il momento di procedere con il taglio dei modelli e iniziare a confezionarli. Il passaggio successivo sarà un controllo finale di tutti i capi della collezione in modo che siano pronti per la sfilata di inaugurazione della collezione.

Dove si trova l’ispirazione per creare una collezione?

Una collezione può avere svariate fonti di ispirazione. Dalle fonti più tecniche a quelle prettamente creative, potrai trovare idee da esplorare nelle tue collezioni in luoghi come:

  • Nella ricerche e analisi dei trend di moda;
  • Nei grandi eventi di moda della stagione;
  • In qualche elemento naturale, etnico o storico
  • Nelle riviste di moda di riferimento;
  • Nelle esperienze e nella conoscenze del designer.

La maggior parte delle volte, il tema scelto sarà una fusione di elementi provenienti da queste varie fonti. Il nostro consiglio è quello di raccogliere riferimenti che siano esteticamente piacevoli, ma che corrispondano alle esigenze e alle aspettative del vostro target.

Come si sceglie il nome della collezione?

Può sembrare un dettaglio secondario, ma il nome della collezione è uno dei suoi elementi più importanti. È attraverso il nome che i consumatori vengono introdotti al concept della collezione, che contribuisce allo storytelling complessivo del lancio.

Tuttavia, scegliere un nome non è sempre un compito facile e immediato. Per aiutarti nella scelta, prova a prendere in considerazione:

  • I riferimenti utilizzati per comporre gli elementi della collezione;
  • il tema dei capi (stagionalità e simili)
  • la storia che la collezione vuole raccontare;
  • tecniche creative per richiamare l’attenzione.

Non esiste una regola fissa per il nome della collezione. L’ideale è che rappresenti in qualche modo il concetto e la storia dell’insieme dei capi presentati al pubblico.

Le soluzioni Audaces per automatizzare e scalare le tue collezioni di moda

Nei suoi trent’anni di esistenza, Audaces ha dato un contributo notevole e significativo nel rendere sempre più automatizzati, efficienti e redditizi i processi creativi e produttivi dell’industria dell’abbigliamento e della moda.

L’ha fatto ad esempio con Audaces ISA, il Fashion PLM (Product Lifecycle Management) più completo e tecnologico del mondo, che permette di gestire, controllare e organizzare l’intera parte tecnica della collezione, oltre a semplificare il rispetto del cronogramma e a favorire un processo decisionale assertivo in tempo reale.

Anche Audaces 4D ha portato un contributo importante nell’industria tessile e della moda: il software di modellistica più completo al mondo, che permette la creazione e la ricreazione di modelli in tempo reale e in realtà virtuale, grazie alla tecnologia 4DAlize.

In altre parole, con le soluzioni Audaces diventa possibile creare e gestire tutti i capi della tua collezione in tempo record e persino integrare la fase creativa e di produzione con la più completa tecnologia 4.0 per i produttori di abbigliamento.

Conclusioni

Creare una collezione di moda è un processo che coinvolge numerosi passaggi e deve considerare diversi fattori – le tendenze, le aspettative del pubblico di riferimento, il numero di articoli che compongono la collezione, il suo tema principale, il focus del marketing, ecc.

Attraverso questi processi, tuttavia, è possibile creare collezioni che non solo siano esteticamente piacevoli ma anche redditizie. Allo stesso modo, ottimizzando le fasi che precedono il lancio sulle passerelle è possibile snellire il flusso di lavoro, che diventa più agile, assertivo, efficiente, sostenibile e, di conseguenza, redditizio.

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